Ammissione Dottorato

Cognitive Design: Evoluzione Integrata di Uomo e Tecnologia nella Nuova Era Produttiva

  • Sede: le attività didattiche saranno svolte presso la sede di ISIA Firenze, nonché presso le istituzioni partner e le altre sedi che verranno individuate di comune accordo relativamente alle necessità della ricerca
  • Numero posti disponibili: 2 posti con borsa, di cui uno a carico di ISIA Firenze e uno a carico di ISIA Roma
  • In forma associata con ISIA Roma
  • Lingua: italiano e inglese
  • Requisiti richiesti: titolo Accademico di II livello o equiparabile. Consulta il bando per i dettagli

Iscrizioni chiuse per l'a.a. 2025/26

Le iscrizioni per il prossimo anno accademico apriranno intorno a ottobre 2026.

Che cos'è ISIA

L’ISIA di Firenze – Istituto Superiore per le Industrie Artistiche – è un istituto universitario pubblico del Ministero dell’Università e della Ricerca. È attivo da oltre 40 anni e si occupa di formazione, ricerca e sperimentazione nel campo del design del prodotto e della comunicazione.

Cortile di una villa con prato e alberi, persone raccolte vicino a due cipressi sotto un cielo sereno.
L’ingresso della sede ISIA Firenze

L’Istituto ha sede a Firenze, nelle scuderie di Villa Strozzi, una sede di prestigio storico fatta realizzare verso la metà del XVI secolo da Giovan Battista di Lorenzo Strozzi. E il modello ISIA è, in fondo, proprio quello della “bottega” rinascimentale: un numero limitato di studenti, selezionati con prova d’ammissione, e un corpo docente composto da qualificati designer e professionisti, che trasmettono le proprie competenze in un percorso formativo multidisciplinare.

L’insegnamento si basa su un modello didattico teorico/pratico sperimentale, orientato alla ricerca e all’innovazione tecnologica e formale, fortemente improntato all’esperienza pratica di laboratorio, che vede la stretta collaborazione con altre istituzioni e aziende. Alle lezioni curricolari si affiancano anche conferenze e workshop tenuti da importanti personalità, con l’obiettivo di coinvolgere gli studenti e le studentesse nel dibattito sullo sviluppo del design contemporaneo e stimolare una sensibilità crescente verso le questioni sociali, ambientali ed etiche, temi ormai centrali per ogni designer.

Presentazione

La digitalizzazione della produzione industriale è entrata in una nuova fase evolutiva. La sua architettura sta per subire un’importante mutazione alimentata dall’emergere di nuove generazioni di tecnologie hardware e software, da una cultura digitale popolare diffusa e da una verticale riduzione dei costi di tecnologie e servizi.

Nelle industrie manifatturiere dopo meccanizzazione, elettrificazione e introduzione della catena di montaggio (taylorismo) si è fatto spazio il concetto di automazione che ha prodotto una netta separazione tra uomo e macchina che, a sua volta, ha portato al subordine e alla riduzione, fino all’espulsione, della componente umana.

L’informatizzazione degli strumenti dell’industria manifatturiera ha superato questo concetto di automazione. I modelli procedurali ed organizzativi, le qualifiche, le limitazioni, non sono più adeguati. Il radicale cambio di paradigma determina una completa riscrittura del “manuale”.

A rendere questo cambiamento ancora più profondo e pervasivo è il tandem cultura digitale popolare e verticale riduzione dei costi delle tecnologie. La combinazione di questi due punti conduce anche le piccole e micro imprese artigiane ad essere oggetto del cambiamento.

La tecnologia proseguirà il suo processo di penetrazione e sostituzione delle precedenti soluzioni in modo inarrestabile; la riscrittura del “manuale” non può essere posposta. Gestire questo nuovo paradigma con modelli sintonizzati sull’era tecnologica precedente è socialmente pericoloso.

La produzione che adotta nuovi strumenti informatizzati è oggetto dell’attività di indagine dei designer. L’ormai consolidata mass customization è fattore che accelera, in campo manifatturiero, la diffusione di nuove generazioni di strumenti produttivi informatizzati.

L’implementazione nel corso dello scorso decennio di un vero e proprio apparato nervoso fatto di sensori e connettività IoT richiede un design capace di governare e di servirsi della grande quantità di dati con cui concepire, configurare, disegnare e modulare l’interazione uomo-macchina. In questo contesto il profilo del designer si espande ed evolve, dialoga con scienziati e sviluppatori software, comprende le potenzialità e i limiti delle nuove tecnologie, intuisce e prevede le esigenze future in un panorama industriale in mutazione.

Per maggiori informazioni sulle Direttrici di Ricerca, visita la pagina dedicata

Programma formativo

Il Programma Formativo è l’insieme dei moduli di insegnamento e cicli seminariali approvati dal Collegio in ogni anno accademico. Ogni attività (seminario, lezione, workshop) permette l’acquisizione di crediti formativi (CFA). Il Programma Formativo può prevedere incontri obbligatori e incontri facoltativi. La partecipazione agli incontri facoltativi, qualora presenti, va concordata tra dottorandi e supervisori.

Al dottorando/a è richiesto di ottenere un minimo di 60 CFA all’anno, partecipando alle attività del Programma Formativo, con la propria produzione scientifica e con attività di formazione autonoma.

Il Collegio inoltre assegna ad ogni dottorato un/a supervisore/a, di norma appartenente al Collegio o all’ISIA. Sulla base del progetto di ricerca del dottorato il collegio può anche assegnare uno o più co-supervisori non appartenenti ad Università o Enti pubblici di ricerca, in possesso di elevata qualificazione scientifica o professionale in ambiti di ricerca coerenti con gli obiettivi formativi del corso di dottorato.

Il/la Supervisore/a:

  • accompagna il/la dottorando/a nella costruzione del percorso formativo;
  • supervisiona lo sviluppo delle attività di ricerca;
  • supporta la produzione scientifica e l’identificazione delle conferenze/riviste a cui proporre articoli, paper, ecc.;
  • relaziona al Collegio lo sviluppo della carriera del dottorando/a.

Obblighi del/la dottorando/a

Formazione autonoma

I dottorandi sono chiamati a identificare occasioni di formazione realizzate da altri Enti coerenti con il progetto di ricerca e il percorso di dottorato (workshop, seminari, conferenze nazionali e internazionali). La partecipazione a queste occasioni è concordata con il supervisore. Il Collegio può assegnare un plafond a supporto della copertura totale o parziale dei costi di accesso a conferenze nazionali e internazionali (non è prevista la copertura dei costi di trasferta ma solo dei costi di iscrizione alle conferenze).

Registro attività

Ogni dottorando è tenuto a redigere ed aggiornare un registro delle attività formative a cui partecipa (sia quelle promosse da ISIA che quelle indipendenti concordate con il supervisore). Tale registro sarà la base per la redazione della relazione finale in ogni anno accademico. Sulla base della relazione, condivisa col Collegio e presentata dal supervisore, il Collegio approva il passaggio del/della dottorando/a all’a.a. successivo. L’accesso può essere approvato anche “con debiti”, i quali dovranno essere completati entro l’a.a. successivo.

Tutoring, didattica integrativa, terza missione

ISIA può chiedere ai dottorandi di partecipare a progetti specifici, di svolgere attività di didattica integrativa in corsi presso ISIA e/o di supportare come tutor studenti del biennio o del triennio in attività specifiche. Sono previste un massimo di 60 ore di tutoring/didattica e 60 ore di terza missione.

Presenza in ISIA

Al fine di favorire lo scambio tra i dottorandi è prevista la presenza in ISIA per minimo 2 giorni a settimana. Durante queste giornate potranno essere svolte attività di formazione, formazione autonoma, tutoring, didattica, terza missione, attività di ricerca generale, revisioni e supervisioni. È possibile concordare la partecipazione da remoto con il proprio supervisore e con il Coordinatore.

Presentazioni di inizio e fine anno accademico

Il progetto di ricerca è presentato ad inizio anno accademico. Per il primo anno la scadenza per presentare il progetto è il 31 gennaio. I progetti vengono presentati ai supervisori e agli altri dottorandi all’interno di un workshop dedicato e vengono successivamente acquisiti e approvati dal Collegio.

A partire dal 2° anno, alla fine di ogni anno accademico, di norma entro i primi di Ottobre, ogni dottorando invia una relazione delle attività svolte, paper scritti, conferenze, attività. A supporto dell’ammissione all’anno successivo, oltre alla relazione finale, potranno essere previste ulteriori presentazioni intermedie da parte di ciascun dottorando, circa lo stato di avanzamento ed i risultati della ricerca; le modalità ed i tempi delle presentazioni saranno definite dal Coordinatore.

È facoltà del dottorando/a cambiare il proprio progetto di ricerca in accordo col supervisore e previa approvazione da parte del Collegio.

Formazione in azienda

A partire dal 2° anno è previsto un periodo di formazione in azienda i cui dettagli sono concordati con i supervisori, con il Coordinatore e con il tutor dell’azienda. La durata prevista per il periodo in azienda è di 6 mesi, il piano formativo contenente obiettivi, attività e risultati attesi viene presentato ed approvato dal Collegio. La formazione in azienda deve essere conclusa entro e non oltre la fine del 2° anno.

Formazione all’estero

A partire dal secondo semestre del secondo anno, entro e non oltre la fine del primo semestre del terzo anno, è possibile svolgere un periodo all’estero di minimo 3 mesi. Durata, ente ospitante, programma, attività e risultati attesi devono essere concordati con i supervisori, il Coordinatore e approvati dal Collegio.

Attenzione: nell’ultimo semestre dell’ultimo anno non è possibile svolgere né formazione in azienda né formazione all’estero in quanto mesi dedicati interamente alla conclusione dell’elaborato finale.

Tesi di dottorato (elaborato finale)

Alla conclusione del dottorato è prevista la discussione della tesi realizzata dal/dalla dottorando/a.

Sbocchi professionali e accademici

Metodi, strumenti e output della ricerca comporranno il prezioso equipaggiamento di nuove professionalità, progettisti e designer che saranno nel futuro prossimo chiamati ad assistere istituzioni e aziende nel ridisegnare il framework di professioni e spazi di lavoro. Si prevede che questo singolare approccio che combina il cognitive design e interaction quantitative data incrociando specialità tecnico scientifiche con specialità umanistiche agisca in modo profondo generando nuove logiche di composizione di team di lavoro composti da designer, tecnici e scienziati.

Persona scrive su foglio tra post-it gialli su un tavolo, attività creativa di brainstorming.
Brainstorming in aula durante un workshop sul service Design in collaborazione con la Savonia University of Applied Sciences, Kuopio

Per i ricercatori del dottorato numerose sono le opportunità che si aprono alla conclusione del ciclo triennale, qui di seguito un elenco indicativo, non esaustivo:

  • Designer di interfacce uomo-macchina per nuovi sistemi produttivi e di soluzioni di avanzate per la formazione continua dei personale (Progettazione e sviluppo);
  • Consulenza per grandi aziende manifatturiere e micro imprese artigiane per l’assistenza all’integrazione di nuove architetture organizzative e processi produttivi (Consulenza aziendale);
  • Iniziatore di imprese caratterizzate dall’adozione delle nuove metodiche e nuove tecnologie produttive (Imprenditoria);
  • Consulenza per ministeri del lavoro o dell’innovazione. Analista presso think tank specializzati in politiche industriali e del lavoro (Politiche pubbliche);
  • Ricercatore presso l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), consulente per programmi di sviluppo delle Nazioni Unite (Organizzazioni internazionali);
  • Ricercatore o professore universitario e collaboratore con centri di ricerca internazionali specializzati in innovazione e futuri scenari del mondo delle professioni (Ricerca accademica)
  • Sviluppatore di programmi di formazione per l’aggiornamento professionale. Creatore di contenuti educativi su nuove tecnologie e competenze future (Formazione e istruzione).

Per le istituzioni che promuovono il dottorato un importante risultato che ci si attende è il primato che le collocherà in uno scenario tutto nuovo, potranno proporsi al mondo delle imprese e delle istituzioni come soggetti capaci di interpretare la vitalità di un nuovo presente produttivo in cui le tecnologie lo rendono umano, aperto e inclusivo.

I partner del dottorato

Logo Speedy Srl

Speedy Srl (FI) nasce più di 40 anni fa come esperienza postale e servizio di pony cittadino sul territorio fiorentino. Cresce con tenacia e perseveranza in Toscana ed inizia a fare esperienza nel delivery di piccoli colli e consegne per l’e-commerce. Si attesta oggi come realtà regionale presente direttamente in Toscana ed in Sardegna con una fra le più capillari reti per la consegna dell’ultimo miglio di prodotti che necessitano attenzione e rapidità. Collegata con i maggiori corrieri internazionali, oggi spedisce anche all’estero prendendosi cura della spedizione dall’imballo alla consegna finale permettendo sempre la tracciabilità del tuo invio.

https://www.speedyworld.it
info@speedyworld.it

Logo di Unipordenone con il motto moltiplica il valore della formazione in rosso su sfondo bianco.

Il Consorzio Universitario di Pordenone (PN) è una struttura polifunzionale al servizio del territorio in cui opera. Questa eroga corsi di formazione universitaria tramite accordi con le Università di Udine e Trieste, oltre che con l’ISIA Roma Design. Offre corsi corsi di specializzazione superiore con ITS Alto Adriatico e alta formazione per aziende/privati e professionisti con vari istituti di formazione professionale di alta qualità, gestiti da Consortium Service Srl. Il suo obiettivo è quello di recepire le esigenze di cambiamento del territorio e del tessuto socio-economico. Partendo da questi mira a garantire un’offerta formativa completa e al passo coi tempi, orientata all’innovazione, alle nuove tecnologie e alla crescita.

https://www.unipordenone.it
info@unipordenone.it