Ciclo di Conferenze su Semiotica e Design AA 2020/21

Pubblicato: 18 Novembre 2020

Un ciclo di conferenze online organizzato all’interno del corso di Semiotica e Teoria della Comunicazione della Prof.ssa Francesca Polacci aperto anche ai docenti e agli studenti degli altri corsi, compatibilmente con gli impegni già calendarizzati. La partecipazione a ciascun intervento per gli studenti (ad eccezione degli studenti del corso di Semiotica) rilascia 0,33 CFA.

Gli incontri sono aperti anche ad esterni, per partecipare è possibile scrivere a: workshop@isiadesign.fi.it

CORSO SEMIOTICA

15 dicembre 2020 ore 17-20

Il quadrato semiotico dei valori di consumo:
dalla teoria all’applicazione nelle strategie di marketing e comunicazione

Elena Petreni – Founder & Direttore Clienti Fuorisede

L’intervento si focalizza sull’utilità dell’applicazione pratica del quadrato semiotico dei valori di consumo a due progetti di branding realizzati negli ultimi mesi dal team di lavoro interno di Fuorisede: un progetto di branding per Scala, marchio storico italiano, attivo nel mercato del Tissue; e il progetto di un nuovo brand di acqua minerale per il mercato cinese, focalizzato sui segmenti alimentazione per bambini, health & fitness, ritualità del the commissionato dalla multinazionale russa Baylake Limited LTD.

Elena Petreni si laurea in Scienze della Comunicazione presso l’Università degli Studi di Siena, con una tesi in Tecniche della Comunicazione Pubblicitaria, dedicata alle strategie di defigurazione nella fotografia pubblicitaria di moda.
Inizia a lavorare in People The Research Partner, istituto specializzato in Marketing Research, con sede a Milano dove lavora come ricercatrice (Desk Analysis con metodologia semiotica, Field Analysis con metodologia motivazionale); sviluppa progetti per Telecom Italia, 3, Vodafone Italia, Ferrovie dello Stato, Bonduelle, Barilla/Wasa.
Il rientro in Toscana coincide con tre anni di esperienza in Lindbergh Comunicazione, dove riveste il ruolo di Strategic Planner e Account Executive; tra i clienti seguiti UniCredit Banca, Bipielle Ducato, Lucart Group, etc.
Nel 2008 fonda Fuorisede, agenzia di comunicazione che si occupa di strategia, creatività e tecnologia nella quale riveste il ruolo di Direttore Clienti.
Sviluppa progetti per Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Pari Opportunità, As Roma, AS RomaStore, Scala, Perla, Provincia di Lucca, Riserve Naturali della Provincia di Siena, Comune di Lucca, Tempo, Fosber Italia, Fosber Asia, Veolia, Admo Federazione Italiana.

CORSO SEMIOTICA

16 dicembre 2020 ore 17-20
Il senso del progetto. Il caso Ikea
Dario Mangano
Università degli Studi di PalermoIkea, con i suoi prodotti d’arredo, ma anche con il suo spazio commerciale e con gli artefatti comunicativi che produce – dal sito web al celebre catalogo – è al contempo la sublimazione dell’idea di disegno industriale e il suo superamento. Prendiamo il punto vendita: non è soltanto un dispositivo tecnico più o meno efficiente in cui trovare mobili e acquistarli, ma un testo capace di articolare un discorso che ha come oggetto tanto la casa, dunque il nostro vivere quotidiano, quanto il commercio, trasformando un semplice acquisto in una esperienza singolare e desiderabile. Attraverso un’attenta analisi semiotica vedremo come, negli anni, questo colosso industriale abbia dato vita a una vera e propria forma di design totale, estremamente articolata ma anche decisamente coerente, costringendoci a ripensare i confini del progetto.

Dario Mangano è Professore associato di Semiotica, Semiotica del Design e Semiotica del Brand all’Università di Palermo. Scrittore e saggista, collabora a “la Repubblica” e a “doppiozero”. Fra le sue pubblicazioni: Semiotica e design (2008), Che cos’è il food desig (2014), Che cos’è la semiotica della fotografia (2018), Ikea e altre semiosfere (2019).

CORSO TEORIA DELLA COMUNICAZIONE

aprile 2021
Da “cos’è design” a “quando è design”.
Le conseguenze di un cambio di prospettiva
Alessandro Zinna
– Università di Tolosa 2 – Jean Jaurès

L’osservazione del design dalla parte del “quando” e non più del “cos’è il design” permette di ricostruire un’archeologia della disciplina in quattro fasi: la preistoria, dove vengono presentati i problemi del design delle culture; la storia, dalla nascita della cultura del design secondo la sua pratica e la sua modalità di ricerca; il presente, caratterizzato dall’estensione della disciplina all’innovazione sociale; e, infine, il futuro, che pone il design di fronte ai cambiamenti climatici e all’instabilità dell’Antropocene.

Questa genealogia, ripercorrendo i concetti chiave del design, mostra che in ognuna di queste fasi le risposte alla domanda “quando è design” cambiano opponendo ciclicamente le soluzioni stabilizzate alle nuove invenzioni. Questo ci porta oggi a sostituire al design centrato sull’essere umano, il cui scopo è di migliorare l’abitabilità del mondo e le condizioni di vita di una singola specie, il design che ha come priorità la stabilità del mondo e la permanenza della rete della vita sulla Terra. È la nascita del design dell’Antropocene.



Alessandro Zinna è direttore del gruppo di ricerca Médiations Sémiotiques / Observatoire dell’Università di Tolosa 2 – Jean Jaurès dove insegna Semiotica generale, Semiotica del testo e dell’immagine.
È Segretario Generale della Federazione Romanza di Semiotica e Direttore dei colloqui d’Albi. Ha in corso una vasta ricerca sulle immagini latenti sul corpus di pitture di F. Bacon.
Tra le sue pubblicazioni più recenti sul tema: “Francis Bacon: dalla fotografia alla pittura”, in T. Migliore ed.
Rimediazioni, Roma, Aracne, 2016