Apertura del nuovo Anno Accademico 2020/2021: progressivo rientro in aula per gli studenti dell’ISIA di Firenze

3 Ottobre 2020

Il primo semestre del nuovo anno accademico 2020/21 vedrà un rientro progressivo in aula per gli studenti dell’ISIA di Firenze: a partire da lunedì 12 ottobre per i corsi del triennio e lunedì 19 per quelli del biennio specialistico inizieranno le lezioni e le varie attività didattiche.

Il programma prevede lo svolgimento delle materie pratico – laboratoriali in presenza, mentre quelle più di natura teorica a distanza. Per quest’ultime saranno utilizzati modalità e strumenti già adottati e testati con efficacia durante tutto il lockdown e nell’ultima parte dello scorso anno accademico. Oltre a questi sono in programma una serie di attività – incontri, conferenze e workshop – che si svolgeranno anch’essi in modalità ibrida: ad appuntamenti online si alterneranno quelli in presenza, nell’ottica di una didattica più flessibile sia nel rispetto dei contenuti proposti che per tutelare la sicurezza di tutti gli studenti, dei docenti e del personale.

Dal mese di settembre sono di nuovo aperti anche i Laboratori di modellistica e foto/video e la Biblioteca: gli orari e le modalità di accesso, nel rispetto delle norme previste per la prevenzione e contenimento del contagio da Covid-19, sono disponibili nella relativa sezione sul sito.

L’obiettivo fissato dall’Istituto è quello di un rientro completo in aula a partire dal 2° semestre. Obiettivo che tuttavia dovrà essere valutato in considerazione dell’evoluzione della situazione epidemiologica e delle disposizioni ministeriali. Non mancheranno, tuttavia, anche nel secondo semestre una serie di appuntamenti virtuali che sono diventati parte integrante di questa nuova “didattica liquida”, frutto della contingenza ma che “può costituire – oltre alla tragedia umana ed economica che ha rappresentato – per la scuola anche una imperdibile opportunità di rinnovamento, da saper cogliere (come designer) per riprogettare il modo di fare formazione” come testimoniato dal Direttore Fumelli nella lettera di apertura al nuovo anno accademico.