Una foto scattata durante la Summer School “La Cura” con Salvatore Iaconesi e Oriana Persico, ISIA Firenze

Ciao, Sal Meraviglia

27 Luglio 2022

Non è facile salutare Salvatore Iaconesi, mente fervida e brillante, venuto a mancare lo scorso 18 luglio tra le braccia della consorte Oriana Persico, insieme alla quale ha per anni insegnato Progettazione Digitale Multipiattaforma presso ISIA Firenze, seguendo un approccio assolutamente multidisciplinare e partecipato con rivolti altrettanto interdisciplinari: progettuali, sociali, etici, politici.

Non è facile salutare un collega, un amico, un uomo che con la sua intraprendenza e la sua forza morale ha saputo dare forma al futuro e cambiare la realtà del presente per tutti noi. Ci piace ricordarlo per le molteplici iniziative che grazie a lui e all’impegno di Oriana hanno preso consistenza anche in ISIA Firenze: dall’esperienza di Nefula e del Near Future Design, ossia la percezione delle possibilità e del nuovo ruolo che il Design può avere nel futuro, alla Summer School “La Cura”, iniziata con un evento di apertura che sottolineava la generosità di Salvatore e la sua capacità di varcare i confini: il dono di una copia del proprio libro La Cura (Codice Edizioni) a ciascun allievo. E proprio con La Cura, Salvatore ha aperto per gli ammalati di cancro nuove incredibili vie, con una performance apprezzata in tutto il mondo, volto a dare inizio a un sistema terapeutico open source, dove tutti potevano dare il proprio contributo inviando tramite il format del sito una storia, un progetto di design, un’opera d’arte, ecc.

Salvatore Iaconesi in una foto scattata durante la Summer School “La Cura”
Salvatore Iaconesi durante la Summer School “La Cura”. Foto: Nefula

Il direttore di ISIA Firenze, Francesco Fumelli, ricorda così Salvatore Iaconesi: “Multidisciplinare per natura, creativo per definizione, capace di vedere sempre le cose da un lato diverso. Maestro nell’inquadrare il mondo con una vera “visione globale” che gli ha permesso di affrontare qualsiasi problema e questione (compresa la malattia) con spirito critico e capacità di cogliere il bello, l’utile, l’umano da tutte le cose, terrene o meno. Sempre in una ideale e irripetibile simbiosi con la sua compagna Oriana, due volti per un’unica anima, digitale, filosofica, analogica. Umana.”.