Il momento della nomina di ISIA Firenze come membro onorario del MuDeTo durante la Florence Biennale 2021

ISIA Firenze membro onorario del MuDeTo. Intervista al Presidente del MuDeTo Architetto Luigi Trenti

26 Febbraio 2022

Il MuDeTo, associazione culturale e museo digitale in rete che si propone di tramandare e raccontare la storia e l’attualità creativa e produttiva toscana, ha recentemente nominato ISIA Firenze membro onorario.

a cura di Serena Bedini

Nato dall’esigenza di comunicare alcune aree produttive italiane lasciate inspiegabilmente in secondo piano, il MuDeTo si propone di tramandare e raccontare la storia e l’attualità creativa e produttiva toscana, inserendo sulle pagine del proprio sito annualmente sei progetti tra i più significativi nell’ambito del design.

Con queste forti motivazioni, i tre soci fondatori – gli architetti Luigi Trenti e Umberto Rovelli, il designer Gianfranco Gualtierotti – hanno dato dunque vita nel 2013 al primo museo online al mondo, un progetto d’archivio che è fin da subito diventato un modello di riferimento per altre regioni che, sulla scorta dell’iniziativa del MuDeTo, hanno costituito i propri musei digitali per raccogliere le eccellenze progettate e/o prodotte sul territorio di appartenenza (si vedano il Friuli Venezia Giulia con mudefri.it e le Marche con mudema.it, – idealmente collegati con l’esperienza toscana nell’idea di creare una reta nazionale di “MuDe in Italy”). Il MuDeTo ha recentemente deciso di nominare ISIA Firenze membro onorario e per l’occasione abbiamo rivolto alcune domande al Presidente Luigi Trenti.

Il momento della nomina di ISIA Firenze come  membro onorario del MuDeTo durante la Florence Biennale 2021
L’arch. Umberto Rovelli, il Direttore ISIA Firenze, Francesco Fumelli e l’arch. Luigi Trenti durante la nomina di ISIA Firenze come membro onorario del MuDeTo, nella cornice di Florence Biennale 2021. Foto: Florence Biennale

Quali motivazioni hanno condotto a nominare ISIA Firenze membro onorario di MuDeTo?
ISIA è nata come scuola sperimentale, storicamente il primo istituto per la formazione al design e in questo penso ci sia una sorta di fil rouge che ci unisce, anche noi siamo nati come una sperimentazione pionieristica, in un momento in cui l’idea di andare in rete con certe informazioni – oggi consolidata per evidenti motivi – non era così scontata e diffusa.
Inoltre il payoff di MuDeTo è “la storia del design a portata di smartphone” proprio perché il museo ha fra i suoi obiettivi quello di incuriosire e avvicinare al mondo del design toscano i giovani e gli studenti che utilizzano questi strumenti, renderli consapevoli della ricchezza e varietà di settori produttivi che caratterizzano il nostro territorio, alcuni di questi popolati da aziende ancora da educare alla ricerca e sviluppo in design, una miniera tutta da sfruttare per il loro futuro professionale.

Florence Biennale 2021
Foto: Florence Biennale, 2021

Qual è la storia della fondazione di MuDeTo, il “dietro le quinte” non reperibile sulle pagine del sito internet del primo museo online al mondo?
Da oltre quindici anni sono coinvolto nella promozione della qualità espressa nel design in Toscana sia a livello creativo che produttivo, attraverso attività associative che ho personalmente fondato e diretto. Questa mission mi ha visto in prima fase impegnato come presidente nella Fondazione della Delegazione ADI Toscana e come coordinatore del suo Osservatorio Territoriale per il Design dal 2006 al 2010. Per alcuni anni, anche con il collega Gianfranco Gualtierotti, abbiamo lottato per conquistare una maggiore considerazione, ottenendo premi come il Compasso d’Oro che non venivano più vinti da molti anni. Poi ci siamo resi conto che tutto ciò non era sufficiente, la vera mission era mettere in luce le eccellenze che restano nascoste per vari motivi, la parte sommersa dell’iceberg del design che a realtà come ADI non interessa promuovere o che non troverai esposta in Triennale, ma che invece nasconde spesso qualità sorprendenti. Nel 2012 abbiamo così fondato l’associazione MuDeTo per colmare questa enorme lacuna e vuoto informativo, per fissare online un database di memorie che altrimenti sarebbero state ignorate o ingiustamente dimenticate.

Con quale criterio vengono ogni anno acquisiti e proposti online sei prodotti di pregio?
Grazie al nostro Comitato Scientifico e alla collaborazione volontaria di numerosi colleghi aventi competenze specifiche in vari settori, abbiamo stilato un corposo elenco di prodotti eccellenti disegnati o prodotti in Toscana che viene aggiornato costantemente ed è la fonte delle nostre acquisizioni.
Ciascun prodotto viene inserito corredato da una approfondita motivazione, una scheda dell’azienda produttrice e una scheda del designer, cui vanno ad aggiungersi immagini, testimonianze, bibliografia, link a filmati, riconoscimenti.
È un lavoro di maniacale qualità, curato dal nostro direttore Umberto Rovelli, molto impegnativo anche perché necessita del coinvolgimento dei protagonisti, spesso irreperibili, per richiedere i materiali e tutte le autorizzazioni, ma che posso dire con orgoglio, ci distingue rispetto alla tendenza attuale, che vede pubblicare online solo contenuti molto light.